lunedì 2 aprile 2018

"Storia maledetta degli ebrei in Russia" di Solzhenitsyn: recensione


  • "Gli ebrei accumulavano ricchezza collaborando tra loro (pagina 31)."
     
  • "Essi facevano profitti prendendo il grano dei contadini al punto di impoverirli (e causare carestia), trasformandolo in acquavite, e quindi incoraggiando l'ubriachezza (vedi 21, 24)."
  • "Gli ebrei costringevano i contadini a indebitarsi per tutta la vita e a rovinarsi in povertà richiedendo il pagamento dei liquori in bestiame e attrezzature (pagina 31)."

Jan Peczkis

La traduzione del libro di Solzhenitsyn sembra sia stata fatta senza il permesso della sua famiglia, e questo potrebbe essere il motivo per il quale questa lunga e dettagliata recensione non è più disponibile sulla pagina del libro di Amazon.com, dove era apparsa in origine.

Il libro potrebbe scomparire del tutto da Amazon [e infatti ad oggi è scomparso], quindi se si desidera averne una copia Kindle, occorre farlo ora ora [su Amazon non c'è più]. Altrimenti è possibile reperirlo presso altre fonti su internet.

Gli ebrei hanno avuto un'influenza enorme sui media inglesi e americani all'inizio del secolo, e la raffigurazione qui sopra è ciò che è stato raccontato alla maggior parte delle persone in America e nel Regno Unito sugli ebrei russi.
Il traduttore, Columbus Falco, descrive così la censura su questo libro quando è apparso nel 2002:

     "Pubblicato originalmente in russo nel 2002, il libro è stato accolto con una tempesta di rabbia e denunce da parte del mondo letterario e dei media, dagli ebrei e dalla quasi totaltà dell'intellighenzia dell'ordine stabilito in Occidente...

     Sforzi enormi sono stati compiuti dalle autorità russe e anche dalla struttura del potere democratico liberale occidentale per ignorare "200 ANNI INSIEME", per sopprimerlo il più possibile e soprattutto per prevenire e interdire la traduzione del libro nelle lingue straniere, soprattutto in inglese, che è diventata sostanzialmente la lingua mondiale della nostra epoca...

     A quella data, le autorità russe rifiutarono il consenso alla pubblicazione di qualsiasi traduzione ufficiale in inglese del libro "(p.2).

CARATTERISTICHE DEL MAGNUM OPUS DI SOLZHENITSYN: ebbene, cosa c'è di così indecente in questo libro?

La maggior parte di esso consiste in informazioni insignificanti che possono essere trovate in testi standard non censurati. [Per i dettagli, vedere i commenti.]

D'accordo o meno con l'autore Solzhenitsyn, si deve riconoscere il fatto che non sia di poco peso. Solzhenitsyn entra in un considerevole dettaglio su molte epoche storiche diverse e chiaramente ha una profonda conoscenza dei problemi che solleva. Il suo approccio è equilibrato. Egli è solidale con gli ebrei ma anche critico nei loro confronti.

La seconda cosa evidententemente non piace a molti, perché non è conforme alla narrativa giudeocentrica standard, in cui gli ebrei sono solo vittime e non possono agire in modo sbagliato. Peggio ancora, qui un famoso scrittore sta portando alla luce informazioni a volte poco lusinghiere sugli ebrei, e questo è minaccioso. Da qui la censura.

EBREI NELLA RUSSIA ZARISTA DEL XIX SECOLO

Lungi dal vivere oppressi, gli ebrei russi non solo avevano più libertà dei servi, ma anche più dei mercanti e dei commercianti russi. (pp. 16-17), e questo fu vero anche per tempi più recenti. (pagina 45). Subito dopo le suddivisioni della Polonia, Derzhavin visitò le zone e riferì sugli ebrei  nella società feudale del tempo. La nobiltà polacca aveva affidato la gestione dei propri possedimenti agli ebrei (pagina 21), e gli ebrei si erano impegnati in condotte che portarono loro profitti a breve termine e antagonismi a lungo termine.

Consideriamo il PROPINACJA (questo era il diritto borghese di produrre alcolici). Gli ebrei accumulavano ricchezza collaborando tra di loro. (pagina 31). Facevano profitti prendendo il grano dei contadini al punto di impoverirli (e causare carestia), trasformandolo in acquavite e quindi incoraggiando l'ubriachezza. (p 21, 24). Gli ebrei costringevano i contadini a indebitarsi per tutta la vita e li schiacciavano nella povertà richiedendo il pagamento per gli alcolici, in bestiame e attrezzature. (pagina 31).

In aggiunta, questa situazione era protetta da un sistema di corruzione. Così, i magnati polacchi erano dalla parte di chi si appropriava della ricchezza spremuta dagli ebrei ai contadini, e, senza gli ebrei e la loro inventiva, questo sistema di sfruttamento non avrebbe potuto funzionare e sarebbe finito. (p 22). Solzhenitsyn aggiunge che "...la classe economica ebraica trasse enormi benefici dall'impotenza, dallo spreco e dall'incapacità dei proprietari terrieri..." (pagina 54).

Gli ebrei continuavano a muoversi intorno per impedire un conteggio accurato dei loro numeri, al fine di eludere le tasse. (pagina 25). Una delegazione di ebrei si recò a San Pietroburgo per cercare di corrompere i funzionari russi al fine di sopprimere il rapporto di Derzhavin. (pagina 28). Nel 1824, lo zar Alessandro I notò che gli ebrei stavano corrompendo gli abitanti locali a scapito del tesoro e degli investitori privati. (pagina 32).

Gli ebrei non erano costretti a occupazioni "parassitarie": le sceglievano. (pagina 31). Verso la fine del diciannovesimo secolo (il tempo dei pogrom), la rabbia russa cominciava a ribollire, concentrandosi su cose come gli ebrei che non facevano il loro pane, i massicci sovrapprezzi e profitti, arricchendosi mentre impoverivano il contadino e prendendo il controllo di foreste, terre e taverne (pp. 78-80).

Non è nemmeno vero che gli ebrei siano stati tenuti lontani dalle occupazioni "produttive". Al contrario. Uno sforzo zarista durato 50 anni per trasformare gli ebrei in agricoltori attrasse pochi partecipanti (pagina 33), e si concluse in un fallimento. (pagina 58). Nessun tentativo di giustificare il fallimento è valido: altri neofiti dell'agricoltura russa (mennoniti, coloni bulgari e tedeschi, ecc.), che affrontarono le stesse sfide degli ebrei, se la cavarono abbastanza bene. (p 36). I contadini ebrei trascurarono il lavoro agricolo (pp. 34-35), e tornarono alla loro deriva nella vendita di beni e leasing delle loro proprietà ad altri per la coltivazione. (pp. 56-57). Gli sforzi compiuti nel secolo seguente dai comunisti per avvicinare gli ebrei all'agricoltura non andarono meglio. (p.208, 251).

La resistenza ebraica all'assimilazione viene solitamente inquadrata nei senso del GOY che esclude l'ebreo. Era il contrario. Nella prima metà del 19° secolo, rabbini e kahal resistettero strenuamente all'illuminismo, inclusa l'educazione russa offerta agli ebrei. (pagina 38).

Gli ebrei hanno sempre avuto la tendenza a esagerare i torti che hanno subito dagli altri. (pagina 42). Ciò si applica a cose come la doppia tassazione, il servizio militare forzato, l'espulsione dai villaggi, ecc. (Pag 42, 46, 50).

Gli ebrei delle regioni di Vilnius (Wilno), Kaunas e Grodno si schierarono con i russi durante la sfortunata insurrezione dei polacchi nel gennaio 1863. (pagina 69). Questo è confermato da fonti polacche.

Il giudaismo tradizionale non faceva omicidi rituali. Tuttavia, è possibile che alcune sette ebraiche li facessero. (pagina 40). [Per ulteriori informazioni, vedere la mia recensione di BLOV PASSO]. Per quanto riguarda i PROTOCOLLI, la loro autenticità fu respinta sin dall'inizio dal governo zarista. Tuttavia, questo non ha cancellato le legittime lamentele sull'influenza ebraica. (pagina 174).

GLI EBREI NEL COMUNISMO: LE SOLITE SCUSE

Sentiamo spesso dire che gli ebrei comunisti non fossero "veri ebrei". Questa assurdità equivale a dire che Lenin e altri comunisti russi erano "non veri russi", una distinzione artificiosa che Solzhenitsyn rifiuta di fare. (pagina 117). [Per ulteriori informazioni, vedere i commenti].

Una comune discolpa per gli ebrei che sostengono i movimenti rivoluzionari, e poi il comunismo, è quella del sistema zarista che impedisce agli ebrei di migliorare la propria condizione. Questo non ha senso. Una volta che gli ebrei accettarono il sistema educativo russo, il loro numero nell'istruzione superiore russa aumentò ad un livello tanto spettacolare (intorno al 1870: 63, 71), che dovettero essere imposte loro le quote (numerus clausus). Ciò divenne necessario perché gli ebrei erano più ricchi e quindi ingiustamente avvantaggiati nelle questioni relative alla scuola. (pagina 88).

Il caso dell'Ungheria è istruttivo. Lì, le lamentele ebraiche erano le meno valide. Gli ebrei ungheresi avevano goduto di libertà atipiche e di un alto tenore di vita, e non c'erano stati pogrom. Eppure il comunismo ungherese del 1919 fu dominato soprattutto dagli ebrei, ed era odiosamente crudele. (pp. 153-154).

Un'altra scusa per gli ebrei nel comunismo era il presunto bisogno di difesa contro i pogrom condotti dai bianchi. Non è così. Il massiccio afflusso di ebrei nell'apparato sovietico avvenne tra la fine del 1917 e il 1918, ma i pogrom bianchi non iniziarono prima del 1919 (pagina 121).

IL RUOLO CRUCIALE DEGLI EBREI NEL COMUNISMO

Si possono facilmente stilare liste di ebrei in posizioni altolocate dell'Unione Sovietica. Il numero di ebrei influenti rispetto all'abbondanza di popolazione ebrea in Russia risulta 10 volte maggiore o più. (ad esempio, pp. 143-on, 225-on). [Per ulteriori informazioni, vedere i commenti]. Che fossero motivate ​​o meno dalla "solidarietà etnica", le autorità ebree tendevano a promuovere altri ebrei nelle posizioni alte. (p 138).

Tuttavia, il ruolo ebraico nel comunismo va ben al di là di ciò che appare in un semplice elenco di nomi. Per esempio, consideriamo ciò che alcuni chiamano giudaizzazione del mondo accademico e il suo impatto sugli eventi sanguinosi del 1917. Solzhenitsyn commenta: "La rivoluzione di febbraio fu portata avanti da mani russe e follia russa. Eppure, allo stesso tempo, la sua ideologia era permeata e dominata dall'ostilità intransigente allo stato russo storico che non avevano i russi ordinari, ma gli ebrei. Così anche l'intellighenzia russa adottò questo atteggiamento" (p 98).

Consideriamo ora la Rivoluzione d'Ottobre. Lenin sostenne che il successo bolscevico nella rivoluzione fu reso possibile dal ruolo della grande intellighenzia ebraica in diverse città russe. (pagina 119). Inoltre, secondo Lenin, la rivoluzione d'ottobre fu preservata dalle azioni degli ebrei contro il tentativo di sabotaggio da parte di funzionari governativi. (p 128).

L'energia e la grande intelligenza degli ebrei li hanno resi indispensabili. (p 129, 189). Solzhenitsyn suggerisce infatti che il comunismo sovietico perse il suo fervore ideologico e iniziò lentamente a morire di "pigrizia russa", già alla fine degli anni '60, tutto perché gli ebrei se n'erano in gran parte andati. (p 317).

ALCUNI FATTI INTERESSANTI

La dekulakizzazione non era solo una misura economica. (i "kulaki" erano i contadini più ricchi e quindi raffigurati come nemici di classe: la dekulakizzazione era una campagna di repressione, arresti, esecuzioni e deportazioni di milioni di kulak tra il 1929 e il 1932, fonte). Era uno strumento per sradicare i popoli e distruggere le loro tradizioni e la loro cultura. Per questa ragione, la dittatura di Stalin non può essere in alcun modo accettata come fenomeno nazionalista (russo). (p 221).

Il giudaismo religioso non fu mai perseguitato in maniera così intensa dai comunisti, negli anni '20 e '30, come lo fu il cristianesimo ortodosso russo. (p 306). L'ebreo di alto livello Lazar Kaganovich diresse la distruzione della Chiesa del Redentore. Voleva distruggere anche la Cattedrale di San Basilio. (p 223).

Le famose camere a gas mobili non furono inventate dai nazisti. Furono sviluppate nel 1937 da Isai Davidovich Berg, uno dei leader ebrei del NKVD. (p 237).

IL COMUNISMO È GIUSTO - FINO A QUANDO NON SERVE PIÙ GLI INTERESSI EBREI

Solzhenitsyn nota l'ironia per cui, in Occidente, ci fu veramente poca preoccupazione per le vittime del comunismo fino a quando questo non si è rivolto sugli ebrei. Egli ironizza,

    "15 milioni di contadini furono eliminati nella" dekulakizzazione ", 6 milioni di contadini sono morti di fame nel 1932, per non parlare delle esecuzioni di massa e dei milioni di morti nei campi, e nella stessa epoca è stato buono firmare educatamente accordi con i Leader sovietici, per prestare loro denaro, per stringere le loro "mani oneste", per cercare il loro sostegno e per vantarsi di tutto questo di fronte ai vostri parlamenti.

    Ma una volta che fu specificamente l'EBREO a divenire l'obiettivo, allora una scintilla di compassione attraversò l'Occidente e divenne chiaro che tipo di regime fosse questo. "(P. 346: L'enfasi è di Solzhenitsyn).

OGGI GLI EBREI SMINUISCONO LA LORO RESPONSABILITÀ E DEPLORANO I RUSSI

Alexander Solzhenitsyn descrive il doppio standard (quello con cui i polacchi hanno fin troppa familiarità), mentre descrive gli atteggiamenti ebraici attuali,

    "Ci sono così tante voci così presuntuose pronte a giudicare i molti crimini e gli errori della Russia, la sua inesauribile colpa nei confronti degli ebrei - e credono così sinceramente che questa colpa sia inesauribile quasi tutti ci credono! Nel frattempo, la loro gente viene candidamente liberata da ogni responsabilità per la loro partecipazione alle uccisioni del Cheka, agli affondamenti delle chiatte nel Mar Bianco e nel Mar Caspio con i loro carichi umani di condannati, per il loro ruolo nella collettivizzazione, la carestia ucraina e in tutti gli abomini dell'amministrazione sovietica, per il loro talentuoso zelo nel lavaggio del cervello dei "nativi". Non c'è alcun atto di pentimento". (335).

Certo, Solzhenitsyn non sta insinuando che gli ebrei collettivamente siano colpevoli per il comunismo. Tuttavia, gli ebrei dovrebbero accettare la responsabilità collettiva per il comunismo e i suoi crimini sostanzialmente nello stesso modo in cui i tedeschi accettano la responsabilità collettiva per il nazismo e i suoi crimini. (p 141, 321). Fino a quando non lo faranno, il problema dello Zydokomuna (Judeo-Bolscevismo) non sarà risolto.

L'INFLUENZA EBRAICA NEL COMUNISMO FU DI GRAN LUNGA PIÙ GRANDE DI UNA SEMPLICE "LISTA DELLA SPESA" DI COMUNISTI EBREI

Continuano a dirci che gli ebrei non furono mai la maggioranza della leadership nel comunismo. Questo è tecnicamente vero, ma non ci viene raccontata tutta la storia.

Fare riferimento a: Le lacrime di Esaù: l'antisemitismo moderno e l'ascesa degli ebrei, di Albert S. Lindemann:

Per cominciare, i comunisti ebrei erano noti per la loro grande intelligenza, le abilità verbali, l'assertività, il fervore ideologico, ecc. (P.449).

Non sorprende che pochi leader comunisti non ebrei raggiungessero il calibro dei leader comunisti ebrei. Ad esempio, Lindemann ci ricorda che, "ebreo o gentilizzato, Trotsky era un uomo dal talento non comune" (p.447). Inoltre, "non può essere negato il ruolo fondamentale di Trotsky nella rivoluzione..." (p. 448). E questo può essere generalizzato, "si potrebbero citare altri non-ebrei ma quasi certamente non all'altezza di Trotsky, Zinoviev, Kamenev, Yoffe, Sverdlov, Uritsky o Radek in quanto a visibilità all'interno e all'esterno della Russia, specialmente negli anni cruciali da Dal 1917 al 1921. "(p.432).

Infine, gli ebrei influenti non avevano bisogno di agire da soli. In effetti, gli ebrei avevano l'abilità di influenzare i non ebrei a pensare in modo ebraico. Lenin può essere certamente inteso come un "gentile ebreizzato" (pp. 432-433). Lo stesso si può dire per il rinnegato Pole Dzerzhinsky (442, 446), così come il russo Kalinin, che fu chiamato dai bolscevichi ebrei "più ebreo degli ebrei". (Pag 433).

I. I COMUNISTI EBREI INFLUENZARONO I NON EBREI A SEGUIRLI NEL LORO PENSIERO

Ragioniamo su Feliks Dzerzhinsky. Fare riferimento a: Il Cheka: la polizia politica di Lenin:

L'autore Leggett descrive come Dzerzhinsky sia cresciuto a Vilna [Wilno, Vilnius], che descrive come una città cosmopolita con una forte componente ebraica e punto focale del fermento socialista nella Russia zarista. (p 34). Egli aggiunge che "Dzerzhinsky fu influenzato da Martov, futuro leader del Partito menscevico, dal quale fu introdotto negli ambienti ebraici, sia proletari che intellettuali; fece molti amici ebrei e zelante imparò l'yiddish. L'organizzazione dei lavoratori socialdemocratici in Lituania, Polonia e Russia, fondata nel 1897, aiutò Dzerzhinsky nella sua attività politica, ad esempio verso la fine del 1899. L'amico intimo e compagno di scuola di Dzerzhinsky a Vilna era Mikhail Goldman... "(pp. 24 -25).

La forte influenza ebraica si estese parecchio alla vita personale di Dzerzhinsky. Continua Leggett: "La sorella di Goldman, Julia, fu per diversi anni l'amore romantico di Dzerzhinsky... instaurò un attaccamento profondamente romantico, che durò dal 1905 all'inizio del 1910, per un'altra donna ebrea, Sabina Feinstein, sorella di un importante membro dell'SDKPiL. Molto presto, nel novembre del 1910, Dzerzhinski sposò Sofia Sigizmundovna nee Mushkat, che era anch'essa ebrea... " (pagina 25).

A sottolineare il fatto che l'influenza ebraica nel comunismo è molto più grande di un semplice elenco dei comunisti ebrei, Leggett scrive di "Rosa Luxemburg [Luksemburg], celebrata per la sua brillantezza intellettuale e la sua passione politica". (p 24). "Feliks il sanguinario" ("KRWAWE FELEK") Dzierzinski fu così intossicato delle idee della Luksemburg da scontrarsi realmente con Lenin sulla insurrezione dello stato polacco. Solo che fu il non-polacco Lenin a sostenere la restaurazione della nazione polacca e il polacco rinnegato Dzerzhinsky che vi si oppose, in accordo con la Luxemburg. (pp. 23-24).

Quanto sopra può essere generalizzato. Fare riferimento a: La crocifissione della Russia: una storia dei russi e degli ebrei Una nuova traduzione inglese dei "200 anni insieme" di Solzhenitsyn.

Commenti di Alexander Solzhenitsyn:

"La rivoluzione di febbraio fu condotta da mani russe e follia russa. Eppure, allo stesso tempo, la sua ideologia era permeata e dominata dall'ostilità intransigente allo stato russo storico che i russi ordinari non avevano, ma che avevano gli ebrei. Così anche l'intellighenzia russa adottò questo atteggiamento" (p 98).

II. Gli ebrei come i "cervelli" dietro la rivoluzione russa e la prima Unione Sovietica

Vedi la mia recensione di: The Rulers of Russia

III. L'IMPORTANZA DEGLI EBREI NELLA RIVOLUZIONE RUSSA COME INDICATA DA ALCUNI EBREI

Vedi la mia recensione di: La nuova Polonia,

IV. DECADI PRIMA DELLA RIVOLUZIONE RUSSA, GLI EBREI GIOCARONO UN RUOLO INDISPENSABILE NEL SUPPORTARE I MOVIMENTI RIVOLUZIONARI DI FRONTE ALLE AVVERSITÀ CHE SI PRESENTAVANO E NEL TRASFORMARE I MOVIMENTI RADICALI IN ANCORA PIÙ RADICALI:

Vedi la mia recensione di: ebrei e rivoluzione nella Russia del XIX secolo

V. IL COMUNISMO PERMEÒ MOLTO DEL PENSIERO EBRAICO PRE-SECONDA GUERRA MONDIALE, PARTICOLARMENTE IN POLONIA

Fare riferimento a: bandiere sul ghetto di Varsavia

(La mia recensione era del 12 febbraio 2012)

Moshe Arens scrisse: "Gli anni che precedettero la seconda guerra mondiale furono un'epoca in cui i socialisti di tutto il mondo predicavano la "lotta di classe" e la "solidarietà del proletariato". Molti di loro, non solo i comunisti dichiarati, vedevano l'Unione Sovietica come pioniere e leader di questa "lotta". Ciò era vero anche in Palestina, dove i sionisti socialisti avevano raggiunto una posizione dominante nella comunità ebraica". (p.7). Il cosiddetto campo "proletario" comprendeva i sionisti socialisti e il Bund non socialista. (pagina 9). Arens osserva: "I movimenti socialisti sionisti, attaccati all'ideologia marxista ..." (pagina 44). Il leader ZOB Anielewicz era un membro di Hashomer Hatzair con il suo "approccio marxista al sionismo". (Pag. 113). Hashomer Hatzair e Sinistra Po'alei Zion hanno mostrato i loro veri colori (scusate il gioco di parole) preferendo che sopra il Ghetto combattente fosse issata la bandiera rossa invece della bandiera blu-bianca sionista. (p 287).

Il leader della ZOB Hersh Berlinski manifestò una slealtà non dissimulata alla Polonia, affermando il suo sostegno verso l'Unione Sovietica piuttosto che verso la Polonia. (p 142). Per quanto riguarda i soldati di truppa del Ghetto di Varsavia, Arens si riferisce a loro come: "...generazione più giovane, il loro pensiero marxista ortodosso dà rigidità alle loro argomentazioni". (pagina 106). Chi può incolpare i polacchi per la loro riluttanza a sostenere una rivolta contaminata di comunismo ? (Pag. 71; 200-201; 226)

VI. UNA DISCUSSIONE PIUTTOSTO CANDIDA, SUGLI EBREI NEL COMUNISMO, DA PARTE DI COMUNISTI EBREI

Vedi la mia recensione di: "Loro": i pupazzi polacchi di Stalin

VII. COMUNISMO EBREO COME FORMA DI NICHILISMO EBREO

Vedi la mia recensione di: Perché gli ebrei? La ragione per l'antisemitismo

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CONCLUSIONE:

Dato che gli ebrei ricavano credito collettivo per i loro Albert Einsteins e Jonas Salks, non dovrebbero anche assumere responsabilità collettiva per gli assassini di massa ebrei come Genrikh Yagoda e Lazar Kaganovich?

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COME IL MASSICCIO SUPER-COINVOLGIMENTO DEGLI EBREI NEL COMUNISMO INFIAMMÒ A LUNGO LE RELAZIONI TRA POLACCHI ED EBREI

Lo ZYDOKOMUNA (judeo-bolscevismo) non può essere tolto di mezzo. Inoltre, la parte di colpa ebraica per il comunismo non può essere cancellata solo perché c'erano ebrei non comunisti. Infine, poiché gli ebrei invitano regolarmente i polacchi a "fare i conti con il passato", in senso collettivo, per le azioni di solo alcuni polacchi, gli ebrei dovrebbero essere tenuti a fare allo stesso modo.

Per apprendere del dominio degli ebrei nella leadership dei primi decenni dell'Unione Sovietica, clicca e leggi la mia recensione dettagliata di, Gli ebrei dell'Unione Sovietica: La storia di una minoranza nazionale (Cambridge Russo, Sovietico e Post -Soviet Studies).

Vedi anche THE RULERS OF RUSSIA, di Denis Fahey. (1940). Condon Printing Company, Detroit.

Per dettagli sulla massiccia e duratura rappresentanza ebraica nella leadership della polizia segreta comunista sovietica (NKVD), responsabile dell'uccisione di milioni di persone innocenti, clicca e leggi la mia recensione dettagliata di Polin: Studies in Polish Ebreo, volume 26: ebrei e ucraini.

Vedi anche IL SECOLO EBREO. La mia recensione su Amazon è datata 29 ottobre 2010.

Per una fonte accademica primaria in lingua russa sulla leadership ebraica che ha dominato il NKVD, clicca e leggi la mia recensione dettagliata in lingua inglese di Kto Rukovodil NKVD, 1934-1941: Spravochnik.


Questo post è apparso per la prima volta su Russia Insider

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